Progetto "“Acqua mediatrice di comunicazione” "
Il progetto “Acqua mediatrice di comunicazione” è rivolto ad alunni con autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo frequentanti le scuole di ogni ordine e grado della provincia. Trova le sue origini nell’incontro tra le capacità di due insegnanti di sostegno, Sabrina Leopizzi e Paola Vicari, l’iniziativa di alcuni genitori, la collaborazione di un neuropsichiatra. La parte sperimentale del progetto è iniziata nel 1999 per l’iniziativa di alcuni genitori che, non potendo usufruire per i loro figli dei normali corsi di nuoto, si sono rivolti a Sabrina Leopizzi in qualità di istruttrice di nuoto, ma soprattutto di insegnante di sostegno, che ha iniziato l’attività in acqua in orario extra scolastico. I risultati positivi di tale attività sono stati discussi col dottor Silvano Solari che, all’interno dell’ASL 5 Spezzino, stava seguendo la nascita di un Progetto Autismo ed ha avviato al lavoro interattivo in acqua sempre più ragazzi. Questo, infatti, si è dimostrato l’aspetto pregnante di un’esperienza che pian piano ha preso la denominazione di “ACQUA MEDIATRICE DI COMUNICAZIONE “ in quanto lo stare in acqua rappresenta un ambiente idoneo a mettere in atto dei processi comunicativi intenzionali. Il progetto è una risorsa alla quale ricorrere in modo continuativo, per rispondere alle esigenze di questi ragazzi con “bisogni educativi speciali” ampliando la loro Offerta Formativa, offrendo loro la possibilità in orario scolastico di frequentare la piscina da ottobre a maggio, integrati con i loro compagni di classe per favorire la comunicazione, la socializzazione e l’integrazione scolastica.